Dicono di noi

Radio Bruno, 09.04.2022

Ecco l’intervista alla nostra presidente Anna Becchetti durante il 7° Memorial Gianluca, tenutosi a Corte Franca il 9 Aprile 2022.


Teletutto, 19.04.2017

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Punto Franciacorta, 04.2017

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Bresciaoggi, 21.03.2017

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Giornale di Brescia, 26.02.2017

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Giornale di Brescia, 21.02.2017

GdB 21.2.2017


Teletutto, 23.05.2016

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Anche Teletutto parla di noi

http://www.teletutto.it/videonews/con_gianluca_nel_cuore_per_salvare_una_vita/11678.html?uidy_58=TTappl.videonews.dettaglioVideoNews&record=30045


Giornale di Brescia, 23.05.2016

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 «Ottanta postazioni con altrettanti istruttori e 400 nuovi volontari in grado effettuare le prime manovre di soccorso e di utilizzare il defibrillatore». Sono questi i numeri di «Gianluca nel cuore» snocciolati da Salvatore Compatti (responsabile progetti per i defibrillatori) durante la manifestazione dedicata alla memoria di Gianluca Notarnicola di Corte Franca, morto nel 2011 a vent’anni per un arresto cardiaco durante una partita di tamburello.
 
L’impegno dello staff dell’associazione (fondata dalla famiglia di Gianluca, con mamma Anna Becchetti in testa) ha fatto la differenza, coi professionisti di Areu e le associazioni di soccorso: Croce Rossa, Croce Bianca, Associazione nazionale pubbliche assistenze e Federazione volontari soccorso. Tutti hanno dato il massimo per far arrivare in porto anche quest’anno un progetto importante che può contribuire alla sicurezza di tutti.

Bresciaoggi, 18.11.2015

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Chiari week, 23.10.2015

ChiariWeek


Giornale di Brescia, 23.10.2015

GdB 23.10.15


Bresciaoggi, 18.11.2015

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Chiariweek, 09.2014

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Il Giorno, 29.03.2014

Il Giorno 20140329


Giornale di Brescia, 04.03.2014

«Leo nel cuore». A lezione di… defibrillatore

Quando il cuore si ferma è l’intervento di chi accorre per primo a fare la differenza. E a rendere possibile salvare una vita. Ma, come sempre accade, per non causare più gravi e ulteriori danni è necessario averne le competenze.

Competenze che Areu si impegna a divulgare quanto più possibile, collaborando con diverse realtà impegnate sul territorio. A partire dall’Associazione Comuni Bresciani, con cui promuove il progetto «Franciacorta col cuore», ma anche Federfarma, con l’installazione di defibrillatori in diverse farmacie, fino ai 200 volontari che questo fine mese parteciperanno ad una lezione aperta in programma a Corte Franca.

All’invito di Areu ha risposto anche il liceo Leonardo con l’iniziativa «Leo nel cuore»: un’intera classe, la 3ªO, ha partecipato, lo scorso venerdì, ad una lezione di primo soccorso incentrata sul corretto utilizzo del defibrillatore.

Ventinove gli studenti che, al termine di una mattinata di lezione teorica e pratica, hanno potuto sostenere l’esame di abilitazione rilasciato dalla Regione, che li autorizza all’uso del dispositivo salva-vita su tutto il territorio nazionale. «Abbiamo accettato subito la proposta del 118 – ha spiegato la dirigente, Donatella Preti – anche perché il nostro istituto è già dotato di un defibrillatore, donato dalla famiglia di Gianluca Notarnicola, studente scomparso due anni fa mentre praticava sport per un improvviso arresto cardiaco».

Una storia, quella di Gianluca, che aveva portato a interrogarsi sulla possibilità di scongiurare simili episodi, cominciando proprio da percorsi di informazione e formazione. Coinvolgendo anche gli studenti. «È un progetto ambizioso – ha spiegato Salvatore Compatti, infermiere formatore del 118 – rivolto in questo caso a ragazzi ancora minorenni, ma grandi abbastanza da poter fare la differenza, sempre però interfacciandosi con un adulto».

«Diffondere una “cultura dell’emergenza”, cioè sapere cosa fare e come farlo al meglio – ha spiegato Luisa Bertoglio, docente di Scienze – arricchisce il nostro percorso didattico, e anche per ragazzi giovani è utile sapere agire in tempi molto brevi».

Il personale del 118, con la supervisione del direttore della centrale operativa di Brescia Claudio Mare, nel corso della lezione ha fornito le indicazioni fondamentali rivolte a tutti coloro che si trovano in situazioni di emergenza: valutare la sicurezza della scena, verificare se il soggetto si trova in stato di incoscienza e attivare immediatamente i soccorsi. «Solo chi è in grado di effettuare un massaggio cardiaco – ha sottolineato Salvatore Compatti – può procedere quindi con le compressioni, in attesa del defibrillatore. E quando arriva bisogna sempre attendere la diagnosi della macchina. Solo se consentito si può rilasciare la scarica e poi ricominciare con le compressioni. Sempre valutando la sicurezza della scena».

Nicole Orlando


Bresciaoggi, 01.03.2014

Defibrillatori in tutte le scuole – I primi a Leonardo e Gambara

Tutte le scuole superiori di Brescia, grazie al Rotary, al più presto avranno in dotazione il defibrillatore. L’Ufficio scolastico si occuperà, con fondi adeguati, della formazione di almeno tre persone in ogni istituto. L’input per la rilevante iniziativa e il buon esempio sono venuti dai coniugi Anna Becchetti e Giuseppe Notarnicola, che l’anno scorso hanno donato lo strumento al liceo Leonardo di via Bissolati (unico ad averlo con il Gambara), e dalla scuola stessa: in accordo col 118, il responsabile Claudio Mare e l’infermiere della Centrale operativa Salvatore Compatti, nel 2012-13 ha preparato quindici fra docenti e Ata, e quest’anno sta addestrando una classe.

L’idea della presenza del defibrillatore nei luoghi pubblici, propugnata dal professor Livio Dei Cas degli Spedali Civili, è stata portata avanti dalla coppia nel nome del figlio Gianluca, ex studente del Leonardo morto durante una pratica sportiva. «Non sapremo mai se un defibrillatore avrebbe potuto salvarlo, perché l’ambulanza non l’aveva a bordo», dice mesto Giuseppe, che allo scientifico insegnava prima della pensione. Sua moglie, professoressa all’Antonietti di Iseo e assessore a Corte Franca, sta lavorando a un progetto per «coprire» in Franciacorta undici Comuni coordinati, con 200 singoli addestrati. «É una diffusione importantissima e recente. Oggi ne esistono in giro 140, con 1.300 persone capaci di usarli. Non è tanto difficile trovare i fondi, lo strumento costa 1.200 euro, più ardua è la formazione della gente che deve saperlo usare», spiega Notarnicola. E Alessandro Galeri, responsabile per lo Sport dell’Ufficio scolastico, racconta come una ragazza sia stata salvata dopo un malore mentre partecipava a una gara.

IERI SI È FATTO FESTA al Leonardo, con dimostrazione di quanto gli studenti della III O hanno appreso in un breve corso di cinque ore, teorico e pratico, con esame finale. Addosso a tutti i ragazzi la maglietta con l’Uomo vitruviano di Leonardo e la scritta «Leo nel cuore». Fra i manichini hanno mostrato come ci si approccia a un uomo o una donna che necessitano di aiuto, come si fa il massaggio cardiaco, come si applica la macchinetta in attesa che arrivi l’auto medica.

«Sono molto contento, anche se mi emoziono e devo ancora prenderci bene la mano», ha commentato Andrea Federici. Stessa soddisfazione ha espresso Giulia Galli, in gruppo con Ottavia Bellini e Luca Micheli. La preside Donatella Preti ha sottolineato l’effetto domino che deriva dalla preparazione di giovani che poi nella vita se la porteranno appresso in vari ambiti: «È una delle tante attività che realizziamo a scuola, ma forse la più significativa», ha detto.

L’ASSESSORE ALLA P.I. della Provincia Aristide Peli le ha fatto eco: «Fra i banchi sono parecchi gli impegni, ma le azioni e le regole per la sicurezza dovrebbero essere materia fissa». «Ci sono apparecchiature che consentono un salto di qualità, occorre saperle usare, sapere come comportarsi può salvare una vita. Noi abbiamo fiducia nelle future generazioni che sono qui nelle aule per diventare buoni cittadini e contribuire, si spera, a una società migliore della nostra», ha aggiunto Mare.

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Magda Biglia


Giornale di Brescia, 10.10.2011

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